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Decarbonizzazione,
sviluppo e sostenibilità

LE STRATEGIE EUROPEE SU ENERGIA E CLIMA

Sempre di più nel prossimo futuro l’efficienza energetica avrà un valore strategico a scala internazionale, europea e nazionale, come opportunità di sviluppo economico e di competitività delle imprese, da un lato, e come efficace strumento per contribuire alla decarbonizzazione del sistema energetico e al contrasto ai cambiamenti climatici, dall’altro.

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L’efficienza energetica al primo posto è un principio essenziale dell’Unione dell’energia. L’energia meno cara, la più pulita e più sicura è quella che non consumiamo affatto. L’efficienza energetica deve quindi essere considerata una fonte di energia a sé stante: uno dei modi economicamente più efficaci per sostenere la transizione a un’economia a basse emissioni di carbonio e creare crescita, posti di lavoro e opportunità di investimento.

È quanto espresso recentemente dalla Commissione Europea in occasione della revisione della direttiva sull’efficienza energetica.

L’Ue ha fissato tre principali obiettivi al 2030:

pallino verdeuna riduzione del 40% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990

pallino verdela copertura del 32% dei consumi finali lordi di energia con le fonti rinnovabili

pallino verdeun incremento del 32,5% dell’efficienza energetica, rispetto allo scenario tendenziale

Ciascuno Stato Membro dovrà ridurre i propri consumi energetici entro la scadenza del 2030, attraverso obiettivi intermedi. Sulla base di specifiche politiche a livello comunitario, nazionale e regionale, questo obiettivo porterà all’Europa benefici concreti stimati in 400.000 nuovi posti di lavoro, - 12% di importazione di gas naturale, risparmi per oltre 70 miliardi di euro sulle importazioni di combustibili fossili.

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Questo, insieme all’incremento delle fonti energetiche rinnovabili, è uno dei principali pilastri per conseguire gli obiettivi prefissati a scala internazionale dagli accordi di Parigi (COP 21) per il contenimento dell’innalzamento della temperatura terrestre entro 1,5 gradi e per la lotta ai cambiamenti climatici.

PIANO NAZIONALE INTEGRATO PER L’ENERGIA E IL CLIMA

Nel Piano nazionale per l’energia e il Clima, inviato lo scorso gennaio alla Commissione Europea, l’Italia ha a sua volta quantificato i propri obiettivi al 2030:

pallino verderiduzione complessiva dei gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990: 40%

pallino verdequota di energia da fonti rinnovabili nei Consumi Finali Lordi di energia: 30%

pallino verderiduzione dei consumi di energia primaria rispetto allo scenario PRIMES 2007: 43%

Gli obiettivi di decarbonizzazione (scenario PNEC) richiedono un rilevante impegno in termini di investimenti incrementali rispetto allo scenario a politiche correnti. Si stima che, nel periodo 2017-2030, occorrano oltre 180 mld€ di investimenti aggiuntivi cumulati rispetto allo scenario a politiche correnti.

Traiettoria della quota FER complessiva

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Fonte: Piano Nazionale Integrato Energia Clima